C’era una volta il mito della pelliccia. Milioni di animali sacrificavano le loro pelli affinchè potessero essere sfoggiate nei foyer dei teatri o esibite come status symbol in una qualsiasi occasione mondana. E a tutti sembrava una cosa normale. Oggi cominciamo a renderci conto che si può essere eleganti e ben protetti dal freddo anche senza nuocere agli animali.
E’ il segno di una nuova sensibilità, che non comporta necessariamente una rinuncia, ma soltanto un uso più responsabile ed etico delle risorse.
Da questo piccolo grande segnale è nato il progetto di “abbigliamento ecologico” di ZENDA DUE.
Un progetto che comincia da una proposta di “pellicce ecologiche”, belle, calde, variopinte e sopratutto…incruente. Ma che ha in serbo molte alte sosrprese.
Il tutto all’insegna di una chiara scelta di campo, con la volontà di lavorare per l’affermazione di questa sensibilità.
E’ il segno di una nuova sensibilità, che non comporta necessariamente una rinuncia, ma soltanto un uso più responsabile ed etico delle risorse.
Da questo piccolo grande segnale è nato il progetto di “abbigliamento ecologico” di ZENDA DUE.
Un progetto che comincia da una proposta di “pellicce ecologiche”, belle, calde, variopinte e sopratutto…incruente. Ma che ha in serbo molte alte sosrprese.
Il tutto all’insegna di una chiara scelta di campo, con la volontà di lavorare per l’affermazione di questa sensibilità.
Le “Pellicce Ecologiche”
Le chiamano “pellicce ecologiche”. Chi le sceglie sa che indosserà un capo che non è costato la vita a nessun animale, magari di una specie in pericolo di estinzione. Fa quindi una scelta ecologica. E ovviamente incruenta.
Perché le cosiddette “pellicce ecologiche” non utilizzano le pelli degli animali, ma hanno come base principale la più naturale delle fibre: il cotone.
E’ proprio nella scelta delle fibre per le sue “pellicce ecologiche”, che la ricerca ZENDA ha sempre posto la medesima attenzione, affinchè fossero ottenute nel rispetto dell’ambiente, fossero morbide e piacevoli al tatto e del tutto anallergiche, adatte perfino al contatto con la pelle di un neonato.
“Pellicce ecologiche” che sanno stare benissimo in società, ma sono così disinvolte da non temere i viaggi, lo shopping, l’ufficio, la scuola, lo sport, niente.
Sono vantaggi da non sottovalutare, come il fatto che non richiedono alcuna manutenzione o trattamento particolare, nemmeno in estate.
Perché le cosiddette “pellicce ecologiche” non utilizzano le pelli degli animali, ma hanno come base principale la più naturale delle fibre: il cotone.
E’ proprio nella scelta delle fibre per le sue “pellicce ecologiche”, che la ricerca ZENDA ha sempre posto la medesima attenzione, affinchè fossero ottenute nel rispetto dell’ambiente, fossero morbide e piacevoli al tatto e del tutto anallergiche, adatte perfino al contatto con la pelle di un neonato.
“Pellicce ecologiche” che sanno stare benissimo in società, ma sono così disinvolte da non temere i viaggi, lo shopping, l’ufficio, la scuola, lo sport, niente.
Sono vantaggi da non sottovalutare, come il fatto che non richiedono alcuna manutenzione o trattamento particolare, nemmeno in estate.
Vestirsi in modo ecologico: non sarà una moda passeggera
“Finalmente qualcosa si muove…” ci hanno detto alcuni responsabili delle associazioni che difendono i diritti degli animali: ma sarà anche questa una moda passeggera? Noi siamo convinti del contrario. Come l’ecologia non è una moda, ma l’affermazione di un modo più responsabile di stare al mondo, così vestirsi in modo ecologico, evitando di contribuire ad inutili carneficine di animali, è il segno di una mutata sensibilità, la manifestazione esteriore di un pensiero profondo che è ben radicato nell’animo di molti. Il successo delle pellicce ecologiche ci ha fatto capire che questa nuova sensibilità ha una base più ampia del previsto. ma il discorso deve continuare con nuove valide alternative.